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1ª Edizione - 1999

La prima, mitica edizione del "Leandro Giordani" è avvolta, come si conviene a un mito, in un´aurea di mistero e incertezza.

Niente è rimasto a testimoniarne lo svolgimento, i partecipanti e il risultato, se non memorie orali labili e confuse: si dice, ma sono solo voci non confermate, che il IIIº D abbia vinto 36-2 con 12 reti del Presidente, che durante il suo turno in porta parò anche 2 rigori, e 9 del Segretario.

A parziale smentita di quanto sopra riportato, ma a parziale vantaggio della verità storica, è arrivato un prezioso contributo di Luca Bernardino, che vado qui di seguito a riportare:

"Scavando nella mia memoria e tornando ai miei anni più bui, ho scoperto di essere in grado di dare un contributo wikipedico alla storia delle edizioni del Giordani, e precisamente alla prima edizione tracciata, 1999. Siccome, come spesso accade, la realtà è ben più deprimente della leggenda, decidi tu se trascrivere questa testimonianza o lasciare ai posteri la poco credibile illusione del 36 a 2. Dunque, l´edizione del 1999 si svolse sul prato di riserva di casa di Francesco, lato trans viale dell´arte. Non so perché non scegliemmo il prato ufficiale sotto casa, non certo per via degli escrementi, in quanto ricordo bene che anche il prato su cui si giocò era lungi dall´esserne scevro. Erano senz´altro in campo i cugini Cepollaro, alla prima presenza assoluta. Di quell´anno vanno conservati due flash: uno è personale, e cioè che io giocai con un tragico busto ortopedico nuovo di zecca (erano anni bui appunto), acquistato mezz´ora prima al sanitari dietro a viale Marconi. L´altro flash è spettacolare e cioè che il torneo quell´anno durò cinque minuti perché Michele Cassetta dopo un minuto di gioco (era arrivato in ritardo anche quella volta) scaraventò il pallone su un albero altissimo cosicché non ci restò che farci gli auguri di Natale, che tra l´altro era già passato, perché se non sbaglio era il 27 o 28 dicembre. Scusa se c´è qualche errore ma ho dovuto fermarmi un paio di volte con le lacrime agli occhi dalle risa, nel ricordo di tanta gloria.

Ringraziamo Luca Bernardino per tale resoconto, probabilmente veritiero in tutto tranne che nel numero di goal segnati dal Presidente e dal Segretario, e invitiamo chi abbia qualcosa da dire a contribuire alla ricostruzione dei primi, eroici anni del Memorial.